La
commovente storia di Thor
Accade alle volte che nella nostra vita il destino ci metta
davanti a persone o animali e che questi entrino a far parte
di noi, con i quali ci ritroviamo a divedere un passaggio
della nostra esistenza terrena, la storia che mi accingo a
scrivere ha dell'incredibile, forse molti di voi lettori non
crederanno che i fatti che sto per narrarvi siano potuti accadere
davvero, ma è la pura verità l'incontro tra me e il mio THOR
e quanto poi ne segui.........
Ricordo ancora il giorno in cui Thor entrò nella mia casa
era una bellissima giornata di fine estate, io ero in giardino
e guardavo ansiosa l'orologio, avevo preferito aspettare a
casa l'arrivo di questo piccolo esserino peloso, mio marito
Valter e mio figlio Luca erano partiti di buon mattino armati
di cuccetta, copertine e tantissimo amore da dare a quello
che doveva essere per Luca il compagno di molti anni della
sua vita.
Quando Thor varco il cancello tra le braccia di Luca era ancora
addormentato, vidi in quel momento una luce, una speranza
negl'occhi di Luca che non avevo mai visto, erano anni che
la sua malattia non gli concedeva un momento di serenità e
quell'esserino tra le sue braccia aveva fatto quasi un miracolo.
Passarono le prime settimane tra giochi e carezze, era una
gioia per tutti stare con Thor e poi vedere Luca così felice
era un sogno al quale non credevamo più.
L'autunno era già arrivato da un pò, orami le giornate erano
diventate più corte e più fredde, non rimanevamo più molto
tempo in giardino, una sera mentre mi accingevo a preparare
la cena squillò il telefono, era la chiamata che tutti aspettavamo
da tanto tempo, all'altrocapo del ricevitore il medico del
centro trapianti mi annunciava che la ricerca del donatore
per il trapianto di Luca aveva finalmente dato esito positivo,
un ragazzo poco più grande del mio Luca dalla Germania era
compatibile al 100%.
I giorni che seguirono furono un misto di felicità e paura,
Thor sembrava percepire questi stati d'animo era così raggiante
anche lui la mattina che partimmo per Pavia, l'auto correva
via e lasciava dietro di se i km e le nostre vite che non
sarebbero mai più state le stesse.
Arrivammo la sera nella nostra nuova casa, era buio e la nebbia
copriva tutto, il paesaggio sembra quasi un’atmosfera irreale,
era come se il tempo si fosse fermato.
La mattina di buon ora iniziammo a preparaci, il giorno dopo
saremmo dovuti entrare in ospedale molto presto, per le ultime
analisi di routin e poi ancora una settimana a casa prima
del grande momento.
Il giorno seguente uscimmo con Thor, Luca aveva deciso di
portarlo con se, sapere che c’era lui ad aspettarlo fuori
lo avrebbe aiutato a superare quei momenti difficili. Purtroppo
il destino volle che quel giorno fù l’ultimo in cui i loro
sguardi si incrociarono Luca era scappato via perché era molto
tardi, si era voltato solo un istante per dirgli “cucciolo
mio torno subito, aspettami qui”……………lo rivedo ancora allontanarsi
mentre io e Valter rimanevamo con THOR, le ore passavano ed
io dalla sala d’attesa guardavo Valter che giocava con THOR
nel giardino dell’ospedale, avevo come un triste presagio
ma cercai di allontanare dalla mia mente quel triste pensiero.
La voce del medico alle mie spalle fù come un pugnalata nel
cuore, mi metteva al corrente che purtroppo erano subentrate
delle complicazioni e che Luca non poteva tornare a casa .
I giorni che seguirono furono per noi un’inferno, ma Luca
cercava sempre di non farci capire quante stesse soffrendo,
chiedeva sempre del suo caro Thor, parlava a tutti di lui
e di quanto fosse bello, voleva poterlo rivedere anche per
un solo istante ma i medici non lo permisero, ricordo ancora
le sue ultime parole, furono per il suo grande papà e per
il suo amato THOR.
La notte in cui Luca andò via mi hanno raccontato che Thor
non trovava pace, era come se sentisse quello che stava accadendo,
erano riusciti a calmarlo solo al mattino quando il suo piccolo
padroncino era volato in cielo.
Da allora sono passati molti anni e non abbiamo mai più visto
Thor comportarsi come quella notte. Un ricordo indelebile
che rimarrà per sempre nella mia mente impresso come un marchio
a fuoco sono gli occhi di Thor che guardano quella cassettina
di legno che raccoglieva chi lui aveva amato e amerà per sempre,
lungo tutto il triste viaggio di ritorno non vi si è mai staccato
un solo istante, anche dopo molte ore non riuscivamo a portarlo
via, il suo sguardo perso, disperato non lo dimenticherò mai,
mi guardava e i suoi occhi sembravano dirmi perché? Nelle
mie lunghe giornate vuote penso spesso ai momenti passati
insieme, a quanto il destino sia stato crudele, ma allo stesso
tempo credo abbia avuto pietà di me dandomi qualcuno a cui
voler bene, qualcosa di Luca che continua a vivere.
Thor mi ha insegnato molte cose e mi ha dato la forza di andare
avanti, grazie a lui ho capito che si può continuare ad amare
anche quando chi abbiamo amato più della nostra stessa vita
non c’è più, ho imparato che l’odio che portavo nel cuore
non avrebbe fatto altro che farmi ancora più male, ho percepito
il suo dolore ma allo stesso tempo la sua forza di voler continuare
per me e per Valter , non potevo gettare via tutto quello
che Luca mi aveva lasciato, mi aveva insegnato il vero senso
della vita…….no non potevo continuare a lasciarmi andare.
Oggi convivo con un grande dolore nel cuore, ma riesco anche
a pensare al futuro, chi non ha mai avuto un cane non può
comprendere, forse per molti di voi sono una povera pazza
a cui la perdita di un figlio ha tolto il lume della ragione,
ma chi come me divide i suoi momenti belli e brutti con queste
anime pure mi potrà capire, il rispetto, la fedeltà, il loro
amore sono incondizionati, sanno amarci a differenza degli
uomini fino alla morte e senza secondi fini. Insieme a Thor
sto cercando di portare avanti i sogni di Luca e il suo messaggio
d’amore, ci sono tanti modi per aiutare il prossimo, mio figlio
voleva diventare un buon medico andare in Africa, mi diceva
sempre “ mamma è lì che ci sono i veri dottori dove non puoi
aspettarti nulla in cambio per ciò che fai, dove il compenso
è un sorriso di un bambino che ti riempie il cuore.
Spero di poter riuscire a fare ciò che Luca voleva di più………………aiutare
il prossimo e mi auguro di poter un giorno insieme a lui e
a Thor tornare a correre tutti insieme nei campi ELISI.
Mamma Dina
DEDICATO A THOR
A te gigante buono
che fosti il suo più grande
e ultimo desiderio.
A Te che gli donasti inconsapevolmente
tanta felicità.
A Te darò tutto l'amore mio.
In quest'ora di dolore
guardo gl'occhi Tuoi
e rivedo i suoi.
Scorre la vita ancora oltre
quelle alture,
e ci vede spettatori assenti
in attesa di chi non tornerà
mai più.
Mamma Dina
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