Il
cane che abbia subito incidente, trauma o sia colpito da un'ernia
potrebbe mostrare in seguito parziale o completa paralisi del
treno posteriore. Talvolta si può intervenire chirurgicamente,
ma non sempre l'intervento è risolutivo e, a seconda del trauma
subito, non sempre applicabile. Pertanto, qualora il cane rimanesse
paralizzato al treno posteriore, potrebbe trascinare le zampe,
e dovendo far gravare tutto il suo peso sulle zampe anteriori,
nel tempo perderà tonicità muscolare nelle zampe posteriori,
andando invece ad irrobustirsi nella parte anteriore. E' consigliabile
fargli eseguire ginnastica passiva, muovendo e piegando, secondo
i movimenti naturali, le zampe posteriori. Inizialmente il cane
non saprà come muoversi, tenderà alla sedentarietà, si sentirà
stranito nel non poter fare azioni che gli erano del tutto naturali,
noi dovremo avere pazienza e rispettando i suoi tempi stimolarlo
ed incentivarlo al movimento. Da principio potremo concederci
di portare a lui la ciotola del cibo per non obbligarlo a spostamenti
che gli vengono innaturali, ma dovrà essere una soluzione momentanea,
per il più breve tempo possibile, potrebbe anche non essere
affatto necessario e qualora il cane mostrasse anche la minima
capacità di spostarsi è consigliabile aiutarlo nel compiere
lo spostamento piuttosto che lasciarlo immobile nel suo giaciglio.
La riuscita nell'impresa dovrà essere premiata con rinforzi
positivi, come potrebbe essere il pasto stesso, o un boccone-premio
e ovviamente il nostro entusiasmo da mostrare verbalmente ed
attraverso il contatto con lui, facciamogli i complimenti per
essere riuscito! Imparare nuovamente a muoversi sarà per lui
gratificante, anche se da principio scomodo, poiché gli permetterà
di recuperare almeno in parte la possibilità di vivere come
prima, perciò noi dobbiamo incentivarlo per dargli modo di scoprire
che lui può fare ancora molto. Nel tempo troverà modo di spostarsi
sempre più agevolmente e in certi casi mostrare anche un recupero
minimo nell'uso delle zampe che si dovrà in ogni modo agevolare
e a tal proposito dopo aver consultato il veterinario, prendere
in considerazione di fare cicli di ginnastica e fisioterapia
per facilitare la riabilitazione del cane o per irrobustire
gli arti. L'acquisto tempestivo d'un carrellino potrebbe rivelarsi
una scelta non sempre giusta, poiché se il cane avesse possibilità
di recupero minimo, l'inibizione dell'uso delle zampe potrebbe
essere deleteria, al contempo non avendo garanzie sul possibile
recupero, l'impiego del carrellino offrirebbe da subito nuove
possibilità al cane. Perciò si tratta di ponderare bene le nostre
scelte in base alle opinioni del veterinario, se possibile anche
di specialisti e scegliere la migliore soluzione per il cane.
Si tenga presente che esistono diverse tipologie di carrellini
che vengono eseguiti su misura e che consentono anche l'uso
parziale delle zampe, si tratta di sceglier il modello più adatto
alla sua disabilità.
Alcune soluzioni potrebbero essere:
- impiega 'passatoie' o 'tappeti' in PVC per facilitare
la deambulazione del cane ove i pavimenti siano scivolosi,
almeno i primi tempi, poi si potrebbe farne a meno valutando
il recupero del cane nella capacità di spostarsi. Da evitare
assolutamente la moquette, oltre a non essere igienica,
potrebbe creare abrasioni alle zampe del cane qualora si
trascinasse
- provvedi ad evitare abrasioni alla zampe facendolo muovere
su superfici ruvide come asfalto, cemento, ghiaia e affini,
in caso non sia possibile evita il contatto con tali superfici
impiegando le apposite 'calzine' per cani; è bene avere
comunque a disposizione una pomata per abrasioni
- procurati un'imbragatura apposita adatta alla disabilità
del cane per facilitare le vostre passeggiate, oppure impiega
un supporto morbido, asciugamani di spugna e affini, per
sorreggerlo
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