CONSIDERAZIONE:
una delle caratteristiche uniche dei cani, è che ti
guardano direttamente negli occhi così come facciamo
noi umani, è una cosa che altri animali non fanno infatti,
persino gli scimpanzé non sono molto interessati al
nostro punto di vista, mentre i cani hanno scoperto che, guardandoci
profondamente negli occhi, avrebbero avuto la chiave dei nostri
pensieri, in ogni caso, li ha aiutati a comunicare e a legare
con noi. Qualcuno sostiene che gli occhi sono lo specchio
dell'anima e, per quanto riguarda i cani, è effettivamente
così. Il cane guardandoti negli occhi cerca di capire le tue
reali intenzioni per avere conferme o altro; se in certe particolari
occasioni, lo guardi negli occhi, potresti inviare dei messaggi
errati o comunque non voluti intenzionalmente. A volte è sufficiente
incrociare per un attimo il suo sguardo per rispondere ad
una domanda che lui ti ha posto senza che te ne rendessi conto.
I cani si rapportano e interagiscono socialmente, lanciando
o ricevendo segnali che possono essere visivi, olfattivi o
uditivi. Dobbiamo considerare che il cane è convinto di essere
al centro dell'universo e che tutti gli avvenimenti, che si
sviluppano intorno, siano riferiti a lui e alla sua presenza;
secondo la sua natura , nulla accade per caso, in ogni circostanza,
gli elementi presenti sulla scena, hanno un significato ed
una collocazione ben precisa dove lui è coinvolto e partecipe
come protagonista. Il capo branco guarda il sottomesso per
ribadire la sua autorità e si aspetta che l'altro abbassi
lo sguardo, il sottomesso guarda in continuazione il capo
branco per avere in ogni momento la sua approvazione per ciò
che sta per fare, come se l'altro fosse in grado di prevedere
il futuro.
Il suggerimento di NON guardare il cane negli occhi,
in particolare il soggetto sconosciuto o con il quale potrebbe
esserci un conflitto sociale, ha lo scopo di evitare di farlo
sentire osservato o al centro dell'attenzione e quindi messo
sotto esame; un dominante si sentirebbe provocato e quindi
potrebbe avere un riflesso di difesa attiva, dalla semplice
agitazione fino a mordere, un inibito invece potrebbe sentirsi
minacciato, attivando un riflesso di difesa passiva, dalla
fuga fino ad urinare. Evitare quindi di guardarlo direttamente
negli occhi, senza uno preciso proposito, ha lo scopo di proporci
come presenza passiva e non coinvolta. In
alcune occasioni, abbiamo la necessità che il cane
memorizzi un riflesso condizionato che NON preveda la nostra
partecipazione attiva; in questo modo, quando l'evento si
riproporrà in futuro, il cane avrà l'opportunità
di ripetere l'azione senza essere condizionato dalla nostra
presenza.
E' importante invece guardarlo negli occhi, e quindi
incrociare il suo sguardo, in due occasioni esattamente opposte
ma che prevedono la tua presenza attiva e necessaria.
1) Nei momenti in cui lo vuoi rassicurare, cerchi il suo sguardo
(non sarà facile in quanto non oserà guardarti),
proponendoti come un capo branco premuroso e protettivo.
2) Nei momenti in cui lo devi sottomettere, dimostrando di
non temerlo e dove pretendi ubbidienza come si conviene ad
un capo dominante; lo scopo è di proporsi in modo severo
ed intransigente senza lasciare dubbi sulle reali intenzioni.
Ho sentito il dovere di integrare quanto detto precedentemente
e, le occasioni in cui si dovrebbe guardare il cane, non sono
solo due ma almeno tre. La terza occasione è quella
in cui vuoi interagire con lui cercando in qualche modo la
sua complicità, quando vuoi trasmettere tutto l'amore
e la comprensione che hai per lui, quando vuoi dargli l'opportunità
di trasmettere tutto l'amore e la devozione che ha per te.
Guardare negli occhi il proprio cane quando il rapporto è
consolidato e equilibrato è un momento magico che ti
permette di ricordare quanta fortuna hai avuto nell'averlo
adottato.
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