un cane
non si acquista,
si adotta,
ed è per sempre!!
il cane è il miglior
amico dell'uomo ma l'uomo, è il miglior
amico del cane?

EDUCAZIONE

autoeducazione
una buona ragione
proposta BASE
seduto
comando NO
basta
il gioco
il collare
il guinzaglio
senza guinzaglio
condotta
seduto fermo
fermo in movimento
la museruola
terra
terra fermo
controllo
il cane chiede
lascia
ostacoli
angoli ciechi
vieni
vieni al piede
vieni torna
la pallina (riporto)
in auto con il cucciolo
in auto con l'adulto
pratica dell'allegria
dai la zampa
aspetta
a cuccia


SORDITA'

preparazione
seduto
seduto fermo
terra
terra fermo


DISABILITA'

considerazioni
come fare
attività fisiologiche
il pasto
in auto - passeggio
cura delle zampe


CORREZIONI
BRUTTI VIZI
COMPORTAMENTO

evasioni
bocconi sospetti
botti di capodanno
nascita di un bambino
atteggiamenti
ulula
razze carattere
l'arrivo degli ospiti
l'ospite sgradito
rincorre
incontri con cani
convivenza tra cani
diffidenza
aggressività
aggressioni
attacchi a bambini
pacificazione
falsa gravidanza
sterilizzazione


FOBIE-STRESS

stress
fobia?
campanello di casa
noia
separazione
paura di rumori forti
paura dell'auto
paura del traffico
paura dei tuoni
paura dell'ospite
paura estranei 1
paura estranei 2

 

 

 

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CURIOSITA'

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i cani possono imparare ...l'educazione secondo Nergio
istruzioni d'uso

Per un cane, compresi i cuccioli di pochi mesi, il cambiamento di territorio e quindi di gruppo sociale, è sempre e comunque motivo di stress, sia che provenga da una famiglia, dove si sentiva a proprio agio, sia da un canile dove viveva in un angusto box. La natura però, ha fornito il cane di caratteristiche eccezionali infatti, non essendo in grado di discriminare e quindi di fare confronti fra una condizione conosciuta e quella nuova che gli si presenta, ha una capacità di adattamento che noi umani facciamo persino fatica ad immaginare e, alla base di questa qualità troviamo la radice della vita stessa: la conservazione della specie. Durante la vita quotidiana, si crea dei personali riferimenti con lo scopo di favorire gli eventi positivi e di evitare tutto ciò che potrebbe essere fonte di disagio. Gli odori, i suoni e le percezioni tattili (comprese le vibrazioni del suolo) provenienti dall'ambiente circostante, uniti al suo preciso orologio biologico, lo portano a trascorrere le giornate in sicurezza, consapevole di tutto ciò che sta accadendo nel momento contingente o che accadrà nell'immediato futuro. La certezza e la garanzia di essere al sicuro, in compagnia del suo gruppo sociale (famiglia), vengono raggiunte attraverso l'esperienza quotidiana e collaudate da continue prove ed errori dove, i rinforzi positivi o negativi raccolti, confermano le sue conoscenze.
Ogni segnale, che non rientra tra quelli conosciuti, lo mette in allarme e, in ragione di ciò che può accadere durante o subito dopo la percezione sensoriale, è indotto a considerare l'evento come positivo o negativo. Puoi osservare il tuo cane quando sente un nuovo rumore; si ferma immediatamente per evitare di coprire la provenienza di ulteriori suoni, cerca di individuarne la fonte, con la testa alta annusa l'aria poi si guarda intorno cercando di associare la prima percezione a tutti i fattori concomitanti. Lo scopo è di memorizzare più dati possibili per poter riconoscere, in futuro, il riproporsi della stessa identica circostanza e, in funzione del rinforzo ricevuto di volta in volta, restare tranquillo e rilassato oppure attivare una difesa, attiva o passiva, al fine di proteggersi.
Questo equilibrio, consolidato da punti fermi conosciuti, viene raggiunto nel tempo e rinfrancato dall'esito degli eventi giorno per giorno.
Quando un cane, indipendentemente dal carattere, viene sradicato dal proprio territorio ed inserito in uno nuovo e sconosciuto, tutti i riferimenti che gli garantivano protezione e sicurezza saltano, perciò, se è vero che ad ogni segnale sconosciuto si mette in guardia, possiamo immaginare come può sentirsi un cane in un ambiente completamente nuovo dove nulla ha un significato preciso.
Alcune reazioni dominante in ambienti nuovi:
  • spiccata diffidenza; il dominante ha fiducia solo in se stesso, gli altri, fino a prova contraria, vengono considerati delle potenziali minacce
  • iperattività; muoversi nervosamente alla ricerca di vie di fuga
  • disorientamento; annusare l'aria o mettersi in ascolto al fine di individuare i punti di riferimento conosciuti
  • abbaiare o ululare nel tentativo di stimolare risposte conosciute
  • indipendenza; non rispondere con immediatezza ai comandi
  • atteggiamenti di difesa attiva se minacciato
Alcune reazioni dell'equilibrato in ambienti nuovi:
  • moderata diffidenza; il cane equilibrato ha più fiducia negli altri che in se stesso pertanto è molto disponibile alle novità
  • incertezza nel rispondere ai comandi per timore di sbagliare
  • seguire colui che ha scelto come capo branco al fine di accelerare l'inserimento nel gruppo sociale
  • fuggire, con o senza coda bassa, di fronte ad una minaccia come attivazione di una difesa passiva
Alcune reazioni del sottomesso - inibitoin ambienti nuovi:
  • abbattimento; sconforto e incapacità di reazione, l'inibito non ha fiducia in se stesso pertanto non è in grado di avere fiducia negli altri
  • rifiuto del cibo, pericoloso il rifiuto dell'acqua, anche se molto raro
  • nascondersi e uscire solo quando non osservato
  • sottomissione; tremore e perdita di urina alla presenza di umani o animali
  • restare inerme di fronte ad una minaccia, appiattimento a terra
Elementi necessari al cane per sentirsi a proprio agio:
  • la conoscenza del territorio
  • i luoghi e le loro funzioni
  • i rumori ricorrenti e conosciuti
  • gli odori familiari e rassicuranti
  • le presenze animali e umane (rapporto con il gruppo sociale, branco)
  • i compiti e i valori dei vari componenti del gruppo sociale (gerarchia)
  • le scadenze quotidiane che regolano il suo orologio biologico
  • l'alimentazione
  • i rinforzi positivi (successi, conferme, coccole, premi alimentari e altro)
  • i rinforzi negativi (insuccessi, negazioni, rimproveri, privazioni e altro)
Al fine di aiutarlo ad ambientarsi adeguatamente:
  • devi, dove è possibile, mantenere le stesse abitudini che aveva nell'ambiente precedente poi, gradualmente indirizzarlo ad usi più consoni alla nuova famiglia
  • chiedi al vecchio proprietario quali erano le sua abitudini personali; solo conoscendolo a fondo potrai far leva sulle sue debolezze per ottenere rispetto e fiducia
  • permettigli di visitare tutta la proprietà. Solo in futuro sarà utile e opportuno vietargli la frequentazione di alcuni ambienti
  • il vecchio giaciglio dovrebbe seguire il cane, in alternativa, nel nuovo giaciglio, se fosse possibile, sarebbe opportuno sistemarci qualcosa che abbia l'odore del precedente
    • se non dovesse essergli gradito il luogo individuato da te, osserva dove preferisce riposare e momentaneamente sistemalo dove ha scelto
    • se dovesse nascondersi, inibisci tutti i nascondigli costringendolo a scegliere luoghi più adatti
    • puoi spostare opportunamente il giaciglio, o crearne più di uno, per le ore diurne e quelle notturne
    • può dormire nelle camere da letto, a patto che si sistemi sul suo giaciglio
  • nei pressi del giaciglio diurno sistema le ciotole dell'acqua e del cibo, solo in futuro potrai sistemarle in luogo più consono, anche se lontane dal giaciglio
  • non osservarlo quando mangia, posa la ciotola a terra poi allontanati
  • inizialmente tieni gli stessi orari dei pasti a cui era abituato, gradualmente li adatterai alle abitudini della famiglia, mantenendoli poi costanti.
  • inizialmente usa lo stesso alimento che consumava in precedenza poi, in accordo con il tuo veterinario, potrai cambiare tipo di alimentazione
  • evita rumori forti come: rumori di utensili, musica ad alto volume, sia in casa che fuori
  • mantieni costanti le ore in cui lo devi portare a sporcare. Evita di osservarlo mentre sporca, fingi di interessarti ad altro
  • per una adeguata educazione igienica, fai riferimento a sporca a casa adulto, oppure sporca in giardino
  • non stargli troppo addosso, deve avere la sua autonomia e la sua indipendenza
  • se devi andare da lui, prima chiamalo, poi raggiungilo senza guardarlo negli occhi, non deve assolutamente sentirsi minacciato mentre deve in ogni momento avere l'opportunità di scegliersi una via di fuga
  • accertati che ami farsi accarezzare; alcuni soggetti rifiutano il maneggiamento, in particolare l'imposizione delle mani sulla testa o sul dorso, spesso interpretati come atti di dominanza
  • se dovesse dimostrare eccessiva insicurezza o diffidenza:
    • ricorda che il cane si agita se si sente al centro dell'attenzione
    • raggiungilo nell'ambiente in cui si trova senza guardarlo o parlare, deve sembrare che sei li per caso
    • se dovesse allontanarsi fermati ad una distanza per lui sicura
    • siediti sempre senza guardarlo e senza parlare, non deve avere la sensazione che sei li per lui
    • se non è possibile sedersi, puoi passeggiare molto lentamente
    • leggi un libro; lo scopo è di essere distratto ma comunque presente
    • se si avvicina, toccalo e se è il caso accarezzalo distrattamente, il gesto deve sembrare del tutto naturale e non cercato
    • se non si avvicina, non ti preoccupare, la tua rassicurante presenza unita alla tua tranquillità, gli saranno di estremo conforto e lo indurranno a vedere il nuovo ambiente sotto una luce diversa. Il dominante non si sentirà minacciato, l'equilibrato comincerà ad avere maggiore fiducia in se, il sottomesso comincerà ad avere maggiore fiducia in te.
  • attento ai primi approcci con il guinzaglio, alcuni soggetti lo vedono come un mezzo di costrizione. Puoi cominciare con il lasciargli il collare sempre al collo, tanto per abituarlo alla sua innocua presenza. Ogni volta che si avvicina, provoca una trazione sul collare premiandolo subito dopo.
  • prima di intraprendere un vero e proprio ciclo di educazione attendi che si senta a proprio agio e che riconosca in te il suo capo branco
Ti renderai conto del suo totale ambientamento, nel momento in cui vedrai che si muove a proprio agio, facendo propri il suo giaciglio e la zona dove mangia. Con alcune piccole ribellioni e innocenti rifiuti di ubbidienza, sarà in grado di dimostrare di aver raggiunto un buon livello di confidenza e complicità con te, sostituendo così la tua figura del dominate puro, con quella del capo branco comprensivo e coerente.
Molti soggetti non hanno bisogno di molto tempo (qualche settimana) per ambientarsi e, di solito, sono i soggetti dominanti e equilibrati ma, quando un soggetto è tendente al sottomesso o inibito, ha bisogno di maggior tempo (anche mesi) per acquisire fiducia in se stesso e nel gruppo.
L'inserimento può considerarsi concluso positivamente quando il cane si avvicinerà senza timori sia per chiedere che per dare.

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