problema:
ogni volta che il cane sentiva l'auto del padrone che rientrava
dal lavoro percorrendo il vialetto di casa, grattava con
forza sulla porta blindata d'ingresso procurando un danno
molto rilevante.
scenario:
villetta ad un solo piano con giardino.
cane:
pastore tedesco maschio di circa 24 mesi, veniva tenuto
in casa in quanto la recinzione non era sicura. Attivo dominante.
famiglia:
marito e moglie.
errori dei padroni:
-
uscendo di casa pronunciavano le parole " fai il
bravo, ciao ". Erano diventate parole chiave.
-
rientrando accettavano le feste del cane che dimostrava
la sua felicità per il rientro dei padroni.
-
giocavano troppo spesso con il cane facendolo vincere
sempre.
reazioni
probabili del cane:
-
quando i padroni uscivano, dalle parole chiave e dai
movimenti tipici, capiva che sarebbero stati fuori per
un periodo più o meno lungo.
-
per tutto il tempo che i padroni erano assenti, soffriva
di solitudine in quanto privo dei suoi (suoi
inteso come proprietà) giocattoli umani che tanti piaceri
gli procuravano durante i giochi in cui lui era il più
bravo.
- è
probabile che stesse dietro la porta d'ingresso per
tutto il tempo, pronto a reagire al minimo rumore sospetto,
sicuramente soffriva d'ansia.
-
alla percezione dell'arrivo dei padroni la sua felicità
era tale che, per anticipare l'incontro, tentava di
aprire la porta d'ingresso con l'unico sistema conosciuto,
raspare con violenza.
correzioni
suggerite:
-
uscendo di casa, non guardare il cane negli occhi ed
evitare di parlare o di pronunciare parole chiave.
-
al rientro, evitare di accettare le effusioni del cane,
un paio di carezze e poi ignorarlo.
-
trascorsi cinque minuti circa, chiamare il cane e salutarlo
come se foste rientrati in quel momento.
-
durante i giochi, farlo perdere più spesso ed interrompere
il gioco subito dopo.
strategie
adottate:
-
uscendo evitare tutti quei movimenti tipici che preannunciano
la partenza.
-
uscire con il cappotto o la giacca in mano e non
indossata
-
non fare tintinnare le chiavi
-
togliere l'auto dal box, rientrare in casa per un
attimo e poi ripartire
-
lasciare qualche volta la valigetta in macchina
-
usare anche scarpe diverse
-
scegliere un giocattolo a cui è molto affezionato, giocando
con il quale deve sempre vincere, e lasciarlo a disposizione
quando si esce sempre in posti diversi ma accessibili.
-
rientrando con l'auto, non entrare immediatamente in
casa ma attardarsi in giardino
-
qualche volta lasciare l'auto lontano da casa e rientrare
a piedi
-
con un componente a casa, aspettare l'altro in giardino
(previa telefonata).
- il
padrone, persona spiritosa, accettò il suggerimento
di entrare in casa, di tanto in tanto, passando dalla
finestra del bagno ed arrivare alle spalle del cane
che aspettava il suo arrivo dalla porta d'ingresso.
risoluzioni:
Dopo quindici giorni il cane presentava alcuni miglioramenti,
al rientro non saltava più addosso ai padroni.
Dopo circa un mese il cane non grattava più la porta. Quando
sentiva l'auto nel vialetto, vagava per la casa cercando
il padrone, ascoltando ogni piccolo rumore.
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