Evita
l'isolamento inutile e gratuito, ricorda che il cane è
un animale sociale
e quindi ama vivere in compagnia.
Il
cucciolo dovrà abituarsi a rimanere solo in casa ed
accettare quindi fin da subito l'isolamento
sociale; questo per ragioni pratiche di lavoro o altro,
ma anche per evitare che, a causa di piccole e banali concessioni,
diventi un soggetto padrone dipendente. Devi permettere, e
dove è possibile favorire, il suo totale ambientamento
nel nuovo territorio in compagina del nuovo gruppo sociale.
Per cominciare evita di soddisfare tutte le sue richieste,
deve imparare fin da piccolo a cavarsela un pochino da solo,
chiedendo dove effettivamente è necessario l'intervento
del padrone. Durante la vita quotidiana, approfitta per educarlo
a sopportare la separazione e l'isolamento:
in appartamento:
- chiamalo e
fatti seguire
- passando da
una stanza all'altra, chiudi la porta alle spalle, evita
di parlare o di guardarlo negli
occhi. Attento a non spaventarlo o a fargli male
nel chiudere la porta, eventualmente inventa uno stratagemma
per allontanarlo quanto basta.
- per le
prime volte, esci immediatamente ignorandolo e senza
dargli il tempo di lamentarsi
- allontanati
dalla porta chiusa per evitare che percepisca la tua presenza
- provoca dei
rumori per evidenziare una tua qualsiasi attività
- se piange
per richiamare la tua attenzione, non aprire assolutamente,
fingi di non sentire
- in uno di
quei momenti in cui, per prender fiato o per mettersi
all'ascolto, si zittisce, apri la porta ed entra nel suo
ambiente
- non guardarlo
e non parlare, deve credere che lo hai raggiunto, non
perchè ti stava chiamando, ma per tua iniziativa
e per motivi tuoi
- ignoralo e
fingi di occuparti di qualcosa che non lo vede coinvolto
- dopo qualche
minuto e comunque non appena si calma e si è abituato
alla tua presenza, chiamalo e coccolalo
- ripeti spesso
cambiando ambiente, contesto e tempo di isolamento
- con le stesse
modalità puoi simulare delle uscite di casa, con
abiti diversi e portando con te oggetti diversi. Lo scopo
è di evitare che si generino riflessi condizionati
legati al contesto, ricorda che anche i rientri devono
avvenire con tempi diversi. Ricorda che il cane non ha
la percezione del trascorrere del tempo; per lui un minuto
o un'ora sono la stessa cosa, le sue risposte e le sue
reazioni sono relative ad un personale orologio biologico
che gli ricorda i quotidiani momenti vitali, come l'ora
del pasto, della passeggiata o altro.
- anche quando
sarà ben educato a rimanere solo, adotta sempre
degli opportuni atteggiamenti per uscire
e rientrare
a casa.
in giardino:
- dovrà
avere un ricovero che lo protegga dalle intemperie e dal
sole, ideale la sistemazione in box
adeguato e collocato opportunamente
- in assenza
di un box dedicato, dovrai considerare il giardino intero
come un grande box perciò, l'espressione entrare
o uscire dal box potrebbe essere entrare o uscire dal
giardino
- chiamalo e,
non appena ti raggiunge, invitalo a seguirti, utile l'adozione
di una pratica
dell'allegria
- entra nel
box senza guardarlo o parlargli
- fingi di essere
indaffarato dandogli le spalle
- se non
entra, dopo qualche momento, esci senza guardarlo
o parlare
- lascia
l'ingresso del box aperto
- gioca
allegramente con lui
- riproverai
l'indomani, fino a quando non ti raggiungerà
all'interno del box senza costrizioni
- se entra e
ti raggiunge, accarezzalo distrattamente
- deve essere
evidente che hai notato la sua presenza ma ora non hai
tempo da dedicargli
- dopo qualche
momento di ambientamento, esci dal box impedendogli di
uscire con te, evita di parlare e di guardarlo
- se è
riuscito a seguirti rientra e ricomincia, ritenterai
qualche minuto dopo
- chiudi la
porta alle tue spalle e, senza voltarti, allontanati uscendo
dal suo campo visivo
- per le
prime volte, rientra immediatamente ignorandolo e
senza dargli il tempo di lamentarsi
- se non si
lamenta e non tenta di farti rientrare, avrai buone probabilità
che in futuro sopporti anche lungi periodi di isolamento
- se si lamenta
guaendo o abbaiando, per attirare la tua attenzione, fingi
di non sentirlo
- in uno di
quei momenti in cui, per prender fiato o per mettersi
all'ascolto, si zittisce, apri la porta ed entra nel suo
ambiente
- non guardarlo
e non parlare, deve credere che lo hai raggiunto, non
perchè ti stava chiamando, ma per tua iniziativa
e per motivi tuoi
- ignoralo e
fingi di occuparti di qualcosa che non lo vede coinvolto
- dopo qualche
minuto e comunque non appena si calma e si è abituato
alla tua presenza, chiamalo e coccolalo
- ripeti spesso
cambiando contesto e tempo di isolamento
- ricorda che
il cane non ha la percezione del trascorrere del tempo;
per lui un minuto o un'ora sono la stessa cosa, le sue
risposte e le sue reazioni sono relative ad un personale
orologio biologico che gli ricorda i quotidiani momenti
vitali, come l'ora del pasto, della passeggiata o altro.
- anche quando
sarà ben educato a rimanere solo, adotta sempre
degli opportuni atteggiamenti per uscire e rientrare
a casa
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