Iperattivitā
- Attivitā eccessiva; in particolare, in psicologia, comportamento
particolarmente irrequieto (soprattutto con riferimento
ai cuccioli).
Considerazioni:
Molti cuccioli o cuccioloni, per carattere, risultano particolarmente
attivi ed irrequieti se sottoposti a stimoli specifici e
caratteristici. Le reazioni tipiche, come riflessi
condizionati, si possono considerare del primo tipo
e cioè, in base ad esperienze proprie ed individuali,
il cane risponde con un comportamento quasi incontrollato
al presentarsi del fattore
scatenante corrispondente. Naturalmente le risposte,
essendo frutto di condizioni di vita personali, sono difformi
da soggetto a soggetto. Alcuni atteggiamenti che evidenziano
un soggetto iperattivo:
- avere un atteggiamento irrequieto in molte occasioni
- non lasciarsi mettere collare o guinzaglio
- presentare sempre il muso quando si tenta di accarezzarlo
sulla testa
- non accettare la presenza di altri cani sconosciuti
o non amici
- saltare addosso con insistenza
- saltare su sui mobili per ispezionare l'ambiente
- abbaiare o chiedere con insistenza per avere attenzioni
- cercare continuamente il cibo
- mangiare voracemente
- correre all'impazzata senza una ragione logica e giustificata
- giocare violentemente cercando di vincere sempre
- ruotare su se stesso come manifestazione di felicità
- alzarsi sulle zampe anteriori ripetutamente in prossimità
di porte dimostrando bramosia nell'attraversare la soglia
- grattare le porte per farsi aprire
- precedere il padrone nell'entrare in ambienti nuovi
- precedere il padrone nello svoltare gli angoli delle
strade
- tirare al guinzaglio alzandosi sulle zampe anteriori
allo scopo di raggiungere un luogo al più presto
- saltare addosso a sconosciuti cercando di coinvolgerli
nel gioco
- attenzione esasperata di fronte a oggetti in movimento
- attenzione esasperata al presentarsi di rumori più
o meno conosciuti
- nervosismo in ambienti sconosciuti
- eccitarsi se guardato negli
occhi
- indipendenza sociale
- rosicchiare e/o distruggere oggetti in particolare
se privo di controllo
- rifiutare l'isolamento sociale perciò lamentarsi
se lasciato solo
interventi correttivi:
- è importante che tutta la famiglia partecipi
al piano di correzione, mantenendo un atteggiamento
logico e coerente
- è necessario sottometterlo proponendosi come
capo branco
- intraprendi un ciclo educativo (seduto
- seduto
fermo - condotta
al guinzaglio)
- non farti saltare
addosso
- non perdonargli mai nulla; nell'esecuzione dei comandi,
tolleranza zero
- mettigli il collare anche stando in casa, collega
il guinzaglio, lasciandoglielo addosso, almeno dieci
minuti prima di uscire
- accarezzandolo, distrailo con la mano libera vedi
morde se
accarezzato
- inibisci divani poltrone o letti impedendogli di salire
- non concedere mai quando chiede, ignoralo come se
fossi sordo; concedi solo quando non chiede, meglio
se non se l'aspetta
- non fornire mai supplementi fuori pasto e non lasciare
alimenti a disposizione
- quando si esibisce, non guardarlo al fine di non approvare
le sue iniziative
- non accettare mai di giocare se č lui a proporre il
gioco; proponi tu il gioco e lascialo vincere raramente
(es:
la pallina ). Interrompi il gioco quando
è ancora in corso e, allontanandoti porta via
l'eventuale oggetto usato
- nel caso si agitasse in modo eccessivo, banalizza
l'accaduto evitando di guardarlo e fingi di occuparti
d'altro
- di fronte alle porte fallo sedere in attesa superare
la soglia; non lasciarti mai precedere, se accadesse
torna indietro facendoti seguire
- in presenza di estranei fallo sedere, accarezzalo
e appoggia la tua gamba al suo corpo, lo scopo č quello
di simulare una protezione nei sui confronti, come se
avessi la situazione sotto controllo senza il suo aiuto.
- in caso di agitazione eccessiva di fronte ad oggetti
in movimento o in presenza di forti rumori, adotta la
pratica dell'allegria
- in ambienti nuovi e sconosciuti tieni il guinzaglio
corto ma lento; ricorda che un guinzaglio lungo lo fa
sentire da solo, se poi è teso, lo mette in attenzione
eccitandolo
- evita di guardarlo direttamente negli
occhi, questo serve anche ad evitare che si
senta al centro dell'attenzione dove: il soggetto inibito
pensa di essere sotto esame, mentre il dominante si
sente forte in quanto convinto di incutere timore.
- quando si isola per restare solo, chiamalo e, quando
ti raggiunge, fallo sedere per restare accanto a te
senza far nulla; attento perchè tenterà
di andarsene non appena ti distrai perciò, osservandolo
senza guardarlo direttamente negli occhi, richiamalo
non appena si muove; solo quando avrai deciso di liberarlo,
darai un comando che gli permetta di allontanarsi. Questa
operazione deve essere eseguita fino alla noia.
- evita di innescare l'ansia
da separazione
- lascialo solo adottando metodi
adeguati
conclusioni: non vogliamo un soldatino ubbidiente
e sempre disponibile ma neppure un discolo senza controllo
che non sappia come comportarsi in società. Ricorda
comunque che la giusta misura sta sempre nel mezzo perciò,
limita la sua irruenza quanto basta per evitare noie, in
particolare nel rapporto con coloro che non fanno parte
della tua famiglia, ma lasciagli sempre e comunque quel
tanto di libertà utile a renderlo felice di dare
sfogo al suo carattere esuberante. In fondo è forse
preferibile un amico allegro e dinamico, anche se un po'
scapestrato, che non compagno secchione da trascinare contro
la sua volontà, non credi !?
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