E' possibile,
anche se non indispensabile, abituare il nostro cane a chiedere
quando ha bisogno di noi per soddisfare una particolare necessità.
Durante le varie fasi di educazione, si ha l'opportunità di
stabilire un codice personalizzato fatto di suoni e/o di atteggiamenti
che hanno lo scopo di instaurare un rapporto mirato tra cane
e padrone. L'osservazione e l'esperienza, permettono di stabilire
esattamente ciò che il nostro cane ci sta chiedendo: i segnali
vocali e mimici uniti al contesto in cui vengono eseguiti, assumono
un significato tipico e preciso che, se ben interpretati, ottengono
il risultato di poter dare la giusta
risposta ad una specifica richiesta.
Naturalmente così come il cane adotterà dei segnali per chiedere,
noi dovremo adottare un segnale che valga come
rifiuto pur mantenendo valido il segnale di richiesta.
Quando: è possibile iniziare fin dai primi mesi di età
considerando che il cucciolo, essendo molto dipendente, ha tendenza
a chiedere più frequentemente dell'adulto e, avendo scarsa esperienza,
potrebbe essere poco coerente nelle sue richieste.
Premessa: tutti i comportamenti che verranno suggeriti,
dovranno essere adottati considerando che abbiamo a che fare
con un cane e non con un umano, che la sua capacità di reazione
è riferita all'esperienza acquisita nel tempo, nella ripetitività
e nella coerenza degli esercizi a cui lo sottoponiamo. Spesso
pensiamo che il nostro cane sia tardo ed incapace di capire,
senza prendere in considerazione che la colpa potrebbe essere
nostra in quanto siamo dei cattivi insegnanti.
Come si fa: per capire il meccanismo, possiamo cominciare
sfruttando una delle sue necessità fisiologiche alle quali non
può assolutamente rinunciare.
Mi raccomando, se non riesci a stabilire un contatto, rinuncia,
non è il caso di infierire e torturare il tuo cane, si può vivere
bene insieme anche senza domande e risposte.
Ho fame:
- l'operazione deve essere eseguita da colui che solitamente
prepara il pasto
- all'ora del pasto, recati nel luogo dove solitamente
lo prepari e fai in modo che lui ti segua.
- rimani sul posto e con fare disinvolto, svolgi altre
faccende come se fosse molto presto per prepararlo o te
ne fossi dimenticato.
- devi esser il più disinvolto possibile.
- a questo punto, il tempo è relativo e può variare da
soggetto a soggetto. Più si è puntuali, giornalmente, nel
servire i pasti e minore sarà il tempo di reazione.
- osserva il suo comportamento senza che si accorga del
tuo interesse.
- quando ti rendi conto che si sta agitando per il ritardo,
allontanati, recandoti in un'altra stanza.
- devi aspettare che ti segua o ti raggiunga
- se dopo qualche minuto non ti segue o non ti raggiunge,
è possibile che non abbia sufficientemente fame oppure
preferisca aspettarti nel luogo della preparazione del
pasto, perciò ritorna sui tuoi passi.
- continua apparentemente a non interessarti a lui
- osserva invece le sue reazioni, devi essere pronto a
carpire il segnale con il quale tenterà di attirare
la tua attenzione.
- nel caso in cui non avesse reazioni evidenti, rompi
il ghiaccio tu chiedendo cosa vuole
- non appena capisci che ti sta chiedendo qualcosa, presumendo
che sia fame, dai modo di aver capito avviandoti verso l'alimento.
- scusati per ciò che è successo e complimentati con lui
per avertelo ricordato
- prepara immediatamente il suo pasto continuando
a parlargli con tono compiaciuto.
Il metodo appena descritto, può essere applicato a qualsiasi
altra necessità del cane, dobbiamo solo essere attenti ai
suoi atteggiamenti e associarli al contesto in modo tale da
capirne il reale significato.
Richiesta giusta al momento giusto.
Per variare e rendere più specifica una richiesta, dobbiamo
far si che il cane impari a fare domande diverse e mirate
a seconda delle esigenze. Ogni soggetto ha un suo specifico
modo di chiedere, non solo, ha anche un modo per: reclamare,
implorare, stimolare, ricordare e così via. Ad ogni
livello di richiesta, corrisponde un relativo segnale, sia
esso vocale o mimico, che viene adottato in base al grado
di necessità del momento o per ribadire una richiesta già
fatta e non soddisfatta. Se vogliamo far corrispondere una
richiesta ad una particolare esigenza, dobbiamo prima capire
ciò di cui ha bisogno, poi non dobbiamo fare altro che fingere
di non capire mettendolo in condizioni di proporre altri
atteggiamenti e rispondere in modo evidente ed immediato a
quello scelto da noi. Può sembrare semplicistico ma, così
come ha bisogno di uno stimolo per dare una risposta, per
avere a sua volta una risposta provoca uno stimolo.
esempio:
stimolo
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risposta
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gratificazione
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il
cane abbaia per richiamare l'attenzione
del padrone
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il
padrone accarezza
il cane o lo accontenta
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il
cane soddisfatto
smette di abbaiare
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Questo comportamento è molto evidente nei cani molto
dominanti - attivi ma anche in soggetti con caratteri più
sottomessi, possono svilupparsi simili atteggiamenti.
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