riflesso di difesa:
Tutti gli animali, per la loro sopravvivenza e quindi per
la conservazione della specie di appartenenza, hanno bisogno
di sapersi difendere da eventuali aggressori. Se per la
difesa biologica ci ha pensato madre natura, dotando ogni
soggetto degli stessi mezzi, per la difesa sociale, entrano
in campo: il carattere, l'indole, l'ambiente, l'esperienza
e altri fattori soggettivi, che rendono dissimili le reazioni
individuali. Pur mantenendo lo stesso scopo, ogni soggetto
quindi reagisce (riflesso) in modo diverso allo stesso stimolo
e , se prendiamo in considerazione la gamma probabile delle
reazioni, possiamo individuare i due estremi, entro i quali
spaziano tutti i caratteri possibili.
reazione attiva :
E' una reazione che si configura con un contrasto fisico
all'eventuale aggressore, inizialmente ringhiando a scopo
intimidatorio poi, se le condizioni non mutano, scatta il
vero e proprio attacco fatto di morsi e zampate, che hanno
lo scopo di dimostrare la propria forza e il rifiuto alla
sottomissione. In cani che hanno questo riflesso particolarmente
sviluppato, potrebbero omettere la fase intimidatoria, passando
direttamente a quella d'attacco.
Quando un cane reagisce nei confronti del proprio padrone,
dimostra di non riconoscerlo come capo negandogli il diritto
di sottomissione.
reazione passiva:
E' una reazione che si configura con la sottomissione
nei confronti dell'aggressore, che può spaziare dall'appiattimento
al suolo, alla perdita di urina o all'offerta dei genitali.
La fuga, intesa come allontanamento dal fattore scatenante,
potrebbe essere considerata la più attiva delle reazioni
passive dove, il soggetto non subisce passivamente ma compie
una vera e propria scelta evitando il confronto con un rivale
ritenuto superiore ed invincibile. Quando un cane fugge
dal proprio padrone, in quanto questi ha infierito su di
lui, lo fa perchè, nonostante tutto, lo rispetta e non vuole
lottare lui.
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