La leggenda della Luna piena è molto antica e nasce dalla
saggezza degli indiani d'America.
Tanto tempo fa, in una bella notte estiva, in cielo splendeva
una sottile falce di Luna che ogni tanto giocava a nascondersi
dietro trine di nuvole, o danzava lievemente tra di esse.
Un lupo, sulla cima di un monte, ululava senza sosta. I suoi
ululati erano lunghi, ripetuti e disperati. L’argentea regina
della notte, ne fu infastidita e gli chiese perché si lamentasse
tanto. Il lupo rispose che aveva perso uno dei suoi figli,
il più piccolo della cucciolata, era disperato e ormai disperava
di trovarlo.
La Luna commossa e desiderosa di aiutare il lupo, pensò d’illuminare
tutta la montagna per far sì che il lupacchiotto trovasse
la via del ritorno. Così si gonfiò fino a diventare un disco
grande e luminoso. Poi rivolgendosi al padre disse: “Guarda
se ora riesci a ritrovare il tuo cucciolo”. Il lupacchiotto,
tremante di freddo e di paura, si trovava sull’orlo di un
precipizio. Con un balzo il padre afferrò il suo cucciolo
lo rincuorò e lo strinse a sé felice ed emozionato. Poi dopo
avere ringraziato la luna, il lupo e il suo piccolo tornarono
nella foresta.
Le fate dei boschi, per premiare la sensibilità della Luna,
decisero di farle un regalo e da allora ogni trenta giorni
la Luna può ridiventare tonda, grossa e luminosa, in modo
che tutti i cuccioli del mondo possano ammirarla in tutto
il suo splendore, alzando gli occhi al cielo.
I lupi conoscono la storia e ululano festosi alla Luna piena.
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