Alcuni cani adulti, a causa delle cattive esperienze subite
durante la loro esistenza, assumono un atteggiamento sospettoso
nei confronti degli umani, rifiutando di essere avvicinati e
toccati. La loro diffidenza è certamente dettata dalla
scarsa fiducia in se stessi, oltre che negli umani, e nella
loro presunta incapacità di affrontare situazioni in
cui è prevista una difesa, attiva o passiva. Per evitare
di trovarsi in condizioni di decidere come reagire in presenza
di umani, il soggetto diffidente si allontana, mantenendosi
a distanza, ogni volta che si tenta di avvicinarlo, oppure si
nasconde in tane anguste dove reagisce con ringhi e morsi se
si tenta di portarlo fuori. Contrariamente al cane molto inibito
che, trovandosi in pericolo subisce e accetta ciò che
gli riserva il destino, il cane diffidente dimostra carattere
e iniziativa, scegliendo di non fuggire ma solo di allontanarsi,
accettando di avere un rapporto, anche se a distanza, con chi
gli sta di fronte.
Alcune reazioni tipo nei confronti di umani:
- rifiutare il contatto anche se fatto con delicatezza
- allontanarsi per evitare il contatto
- mantenere una distanza considerata di sicurezza quando
avvicinato
- mantenere lo sguardo fisso sul soggetto sospetto
- provare diffidenza per una persona in particolare per
esperienze negative dirette o perchè probabilmente
gli ricorda qualcosa di negativo
- mantenere l'atteggiamento di diffidenza con una persona
alla volta dimenticandosi temporaneamente di altre presenze
- seguire il padrone a distanza mantenendosi pronto ad allontanarsi
- interrompere il pasto se avvicinato
- rifiutare di avvicinarsi alla ciotola se osservato. E'
risaputo che il cane quando mangia si sente indifeso.
Atteggiamenti da evitare prima della risoluzione del problema:
- non guardarlo negli occhi ma mantieni un atteggiamento
di indifferenza rivolgendo lo sguardo altrove. Non deve
sentirsi osservato
- non chiamarlo e non parlargli in modo diretto. Non deve
sentirsi coinvolto
- non tentare di avvicinarti ma eventualmente muoviti verso
di lui facendo ampi giri. Lo scopo di lasciargli sempre
una via di fuga a disposizione
- non rimanere accanto a lui quando deve mangiare
Un metodo con i bocconi:
- fase 1: il cane deve essere a digiuno da qualche
ora, meglio se ha fame
- procurati dei bocconi molto appetitosi, meglio se diversi
da quelli conosciuti
- fai allontanare tutti, dovete rimanere solo voi due
- verifica che osservi i tuoi movimenti poi, senza guardarlo
e senza parlargli, lascia cadere qualche boccone
- allontanati fino a uscire dal suo sguardo
- osserva il suo comportamento senza essere visto
- se non si avvicina, torna suoi tuoi passi, raccogli
i bocconi
- se si è avvicinato ma non li ha mangiati, torna
suoi tuoi passi, raccogli i bocconi. Riproverai domani
con altri, verifica che non sia impedito da qualche
presenza o da qualcosa che lo spaventi
- quando mangerà i bocconi con piacere, potrai passare
alla fase 2
- fase 2: sempre senza guardarlo o parlargli, lascia
cadere i bocconi alle tue spalle e allontanati di qualche
metro senza voltarti e senza uscire dal suo sguardo.
- allontanati sempre meno fino ad indurlo a mangiare accanto
a te. Questa fase può durare più a lungo delle
altre in quanto deve acquisire fiducia in se ed in te.
- se non si avvicina più di tanto, prima di interrompere
raccogli i bocconi non consumati, riproverai domani.
Cerca di capire le ragioni dell'insuccesso
- quando mangerà i bocconi a qualsiasi distanza,
potrai passare alla fase 3.
- fase 3: sempre senza guardarlo o parlargli, mettiti
seduto con i bocconi in mano di fronte al cane
- lancia un boccone nei pressi del cane e aspetta che lo
mangi
- se noti che se ne aspetta altri, lanciali sempre meno
lontano facendolo avvicinare
- se non si avvicina, non insistere, prima di interrompere
raccogli i bocconi non consumati, riproverai domani
- se si avvicina con sospetto, consolida la distanza
prima di farlo avvicinare ulteriormente
- continua a lanciare i bocconi fino a farli cadere a terra
accanto a te
- tieni la mano protesa in avanti lascia cadere il boccone
poi la ritrai permettendogli di mangiare
- nel fare il gesto, ritrai la mano ogni volta prima di
allungarla per far cadere il boccone successivo, come se
lo volessi porgere
- successivamente non ritrarre la mano ma costringilo a
mangiare nonostante la mano tesa
- quando mangia il boccone sotto la tua mano, potrai passare
alla fase 4
- fase 4: sempre senza guardarlo o parlargli, lascia
cadere lentamente il boccone facendolo spazientire
- in seguito, tieni il boccone in modo evidente tra le dita
senza farlo cadere
- questa è una fase delicata in quanto o prende il
boccone fra le dita oppure non avrà più nulla.
- nel caso non prendesse il boccone, potresti tornare
alla fase 3 avvicinando la mano a terra prima di lasciar
cadere il boccone. Lo scopo è di abituarlo a
mangiare con la presenza della mano molto vicina.
- se prende il boccone tra le dita, consolida questa condizione,
variando il modo di porgerlo: dalla mano aperta fino al
pugno chiuso inducendolo a chiedere
- mentre mangia dal palmo della mano, con le dita accarezzagli
il mento
- quando non ha più timore della mano puoi passare
alla fase 5
- fase 5: puoi guardarlo negli occhi e puoi parlargli
- porgi il boccone con una mano tenendo l'altra vuota vicino.
Consolida questa condizione
- porgi il boccone con una mano e con l'altra mano accarezzagli
le labbra e il mento. Consolida questa condizione
- in seguito osa sempre di più e, ad ogni piccolo
successo, complimentati allegramente con lui
- in questa fase sarebbe utile incominciare la preparazione
di una pratica dell'allegria
- potrai considerare conclusa l'operazione quando ti metterà
le zampe addosso permettendoti di accarezzarlo sulla testa
e sulla groppa.
Un metodo per tentare un approccio:
- procurati una pallina
- fai allontanare tutti, dovete rimanere solo voi due
- mettiti in condizioni di essere visto dal lui
- senza richiamare la sua attenzione, mettiti a giocare
in modo enfatico e allegro
- assicurati che ti stia osservando
- non guardarlo mai in modo diretto ma puoi farlo di sfuggita.
Deve avere la sensazione che sai della sua presenza ma vuoi
comunque giocare da solo.
- se si avvicina per giocare con te, non è un
soggetto diffidente
- se rimane a distanza, non interrompere ma verifica il
suo interesse
- giocando lancia la palla anche verso di lui per poi andarla
a raccogliere, senza spaventarlo. Se si sposta non ha importanza,
lascia pure che pensi che sei invadente
- quando noti il suo interesse per te e per ciò che
stai facendo, lancia la palla nella sua direzione, senza
che lo raggiunga, poi allontanati
- non guardarlo e non voltarti, deve avere la sensazione
che ti sei stancato di giocare e hai abbandonato l'oggetto
- deve poter credere che te ne sei andato veramente perciò
attento a non farti scoprire
- mettiti in condizioni di osservare le sue reazioni senza
essere visto
- se non è interessato all'oggetto abbandonato,
ritorna sui tuoi passi, raccogli l'oggetto. Riproverai
domani eventualmente cambiando gioco
- se tenta di avvicinarsi con diffidenza significa che
l'hai interessato ma devi essere più accattivante,
ritorna e raccogli l'oggetto
- se si avvicina all'oggetto e lo annusa, anche senza
toccarlo, siamo sulla buona strada, ritorna e raccogli
l'oggetto
- continua ed insisti fino a quando avrà fiducia
in se stesso raccogliendo l'oggetto abbandonato.
- gradualmente e con molto tatto, potrai passare all'uso
delle due palline come descritto nella pagina "la
pallina".
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