Se per noi umani è
ripugnante vedere il nostro cane rotolarsi nelle feci di altri
animali o in sostanze nauseabonde (anche carogne animali in
putrefazione), per i cani, in generale ed in certe condizioni,
è una pratica del tutto naturale quando non è
persino ritenuta necessaria. Le ragioni per cui un soggetto
adotta questo comportamento, possono essere molte e comunque
soggettive ma, ciò che le accomuna tutte, è la
necessità di coprire il proprio odore, probabilmente
inopportuno in quel momento, con un altro, diverso, intenso
e specifico. Naturalmente, come per tutti i comportamenti del
cane, inizialmente possono essere dettati da una buona ragione
ma, nel tempo, ricevendo dei vantaggi o dei rinforzi
positivi, hanno buone probabilità di trasformarsi
in abitudini, buone o cattive, senza uno scopo preciso. In linea
di massima, ma è un'opinione dello scrivente,
il comportamento è derivato da un riflesso predatorio
che ha lo scopo di mimetizzarsi nei confronti della preda o
del predatore: sia il soggetto sottomesso (preda) che dominante
(predatore), cercheranno di mascherare il proprio odore con
uno tipico dell'ambiente o se possibile con quello dell'animale
antagonista, uno per non essere scovato, l'altro per non essere
individuato durante la caccia.
Quando un cane, indipendentemente dal carattere o dalle ragioni,
ritiene necessario mimetizzarsi o comunque mascherare il proprio
odore, non esita a farlo e, in assenza della sostanza ideale,
lo farà comunque ed in alternativa con qualsiasi altra
molto odorosa; si è potuto notare che, ciò che
caratterizza la scelta delle sostanze in cui rotolarsi, è
quasi sempre di natura animale o vegetale e raramente artificiale.
Vediamo alcune ragioni:
- soggetto
molto dominante con necessità di affermazione in
quell'ambiente e in quelle condizioni; è possibile
che in passato abbia conteso il territorio, anche senza
confronti diretti
- soggetto
sottomesso che teme la presenza di dominanti nella zona,
è possibile che in passato abbia subito delle aggressioni,
anche non fisiche
- necessità
di mettersi alla pari, socialmente, con altri soggetti della
zona; per esperienza già vissuta da parte di soggetti
molto socievoli
- necessità
di mascherare il proprio odore, ritenuto sgradevole o inadatto
per una eventuale socializzazione; come prevenzione da parte
di soggetti insicuri
- necessità
di assumere un odore più naturale di quello proprio,
al fine di essere più accettato sessualmente; nel
caso di maschi con presenza nella zona di femmine in estro,
ma vale anche per le femmine che stanno per entrare o durante
l'estro.
Interventi:
- evita
di utilizzare sostanze profumate durante la toeletta del
cane; l'uso di deodoranti o di shampoo molto profumati,
mascherano l'odore naturale del pelo, meglio adottare prodotti
neutri e privi di aromi intensi
- non
lavarlo troppo spesso o con prodotti inadatti; l'impedimento
della produzione del sebo naturale del pelo, non permetterà
al cane di avere un suo odore caratteristico
- è
necessario intervenire sul carattere sia del soggetto inibito
che dominante
- educalo
adeguatamente, in particolare al comando vieni
- se
hai dei dubbi sul suo comportamento, tienilo più
spesso al guinzaglio
- se
noti una sostanza sospetta che potrebbe stimolarlo, allontanati
facendoti seguire ma senza dare molto risalto all'evento
- nel
caso ti accorgi che sta per imbrattarsi, annusando insistentemente,
cerca distrarlo con qualcosa di alternativo e accattivante,
ad esempio con una pratica
dell'allegria, o con l'uso di oggetti conosciuti
- se
non riesci a distrarlo, richiama la sua attenzione, dagli
il comando torna e
poi allontanati nella direzione opposta
- nel
caso si fosse imbrattato, allontanati dalla zona, senza
dare molta importanza all'accaduto
- non
premiarlo e non punirlo mai nei pressi delle sostanze
in cui si è imbrattato
- nel
caso puliscilo grossolanamente, senza imprecare e, solo
al ritorno, se necessario lo laverai con prodotti adatti
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