Se l'abbaiare o l'ululare dei cani disturba il riposo anche
di una sola persona,questa va risarcita. (sentenza)
Fondamentalmente il cane ulula per manifestare un disagio, momentaneo
o ricorrente. Sappiamo che i cani comunicano sostanzialmente
in due forme: con il corpo attraverso le posture e i segni di
pacificazione, oppure vocalmente attraverso l'abbaio, il guaito
e l'ululato. Se l'abbaio di vario genere può essere interpretato
come la volontà del cane di comunicare con chi gli sta
intorno, esprimendo sentimenti come collera, minaccia, felicità,
invito al gioco o altro, l'ululato è da considerarsi
un lamento, un bisogno quasi disperato di qualcosa o di qualcuno.
In natura infatti, l'ululato udito a grandi distanze, viene
adottato dai lupi per riunire il branco; lo scopo è di
evitare di rimanere soli. Spesso è utilizzato come richiamo
d'amore ma la finalità rimane la stessa.
Esiste una condizione che può essere considerata ereditaria
e riguarda quei soggetti che, durante l'allattamento, hanno
potuto udire la madre ululare al presentarsi di alcuni tipici
stimoli:
- campane, sempre o quando suonano in particolari circostanze
- sirene di ambulanze o delle forze di polizia
- fischio del treno
- campanello d'ingresso
- squillo del telefono, ora anche dei cellulari
- fischio della pentola a pressione
- l'ululato di altri cani, come risposta o come emulazione
- il suono prodotto da strumenti musicali
- suoni provocati da macchine o impianti
- altri suoni che, per il cane in esame, possono risultare
sgradevoli o allarmanti
Quando è possibile, è opportuno rimuovere la fonte
dello stimolo; nel caso dei telefoni o del campanello d'ingresso,
a volte è sufficiente sostituire la suoneria.
Quando invece non si può intervenire direttamente sulla
fonte, potrebbe essere utile tentare di invertire il fastidio
con qualcosa di piacevole; in parole povere, procurare al cane
un rinforzo positivo al verificarsi dell'evento critico. Potrebbe
essere opportuno inventarsi una pratica
dell'allegria, utile ad attirare la sua attenzione su
di te, orientando il suo interesse su qualcosa che puoi controllare.
Va ricordato che, quando il cane ulula in assenza di stimoli
sonori, il suo disagio è certamente dovuto alla condizione
in cui si trova:
- isolamento
temporaneo o prolungato, dal padrone o da altri componenti
del gruppo sociale
- reclusione in ambienti poco salubri, troppo caldi o troppo
freddi
- reclusione in ambienti poco illuminati con assenza di
luce solare
- reclusione in ambienti angusti dove il cane è costretto
all'immobilità
- separazione
dal padrone:
- il sottomesso si sente privato della protezione del
capo branco
- il dominante si sente privato del soggetto da sottomettere
- barriere o ostacoli che gli impediscono la fuga o comunque
lo sconfinamento
- per i maschi, la presenza in zona di femmine in estro
Dovrai quindi individuare qual'è il disagio che lo induce
a reagire e provvedere a modificare le condizioni; ricorda che
spesso sono sufficienti piccole ma significative variazioni
per avere degli ottimi risultati. Evita di stargli troppo addosso
quando sei in casa, deve imparare a cavarsela da solo anche
senza la tua presenza o i tuoi interventi.
Naturalmente in tutti i casi il cane deve avere un capo
branco che lo domini e lo rassicuri e, se vuoi averne
un buon controllo, non devi assolutamente trascurare la sua
educazione.
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