I
periodi, che verranno descritti, sono importanti perchè
rappresentano le fasi, durante le quali i cani sembrano essere
particolarmente sensibili e predisposti verso particolari
forme di comportamento. Un trattamento sbagliato, durante
questi periodi, spesso può essere la causa dell'insorgere
di problemi comportamentali.
Stadio prenatale:poiché in questo stadio il
sistema nervoso è ancora immaturo, i movimenti che
i cuccioli compiono nel ventre materno, possono riferirsi
a riflessi innati come il posizionamento finalizzato alla
nascita.
Stadio neonatale: dalla nascita al 14° giorno
di vita.
Gli occhi sono ancora chiusi. Il comportamento innato più
sviluppato è mirato alla ricerca del capezzolo al fine
di alimentarsi. Sebbene i cuccioli abbiano le orecchie chiuse,
guaiscono sonoramente quando hanno fame o freddo. Si tratta
di segnali di stimolazione degli atti di cura materni (meccanismi
scatenanti sociali).
Stadio di transizione: dal 14° al 21° giorno
di vita.
I cuccioli aprono gli occhi ed hanno una una debole capacità
visiva. Verso la fine del periodo, in presenza di rumori forti,
si possono notare sobbalzi come reazione ad uno spavento.
Stadio primo di socializzazione: dal 22° al
35° giorno di vita.
E' paragonabile al periodo in cui un bambino gattona ed esplora,
in questo stadio il cucciolo è sensibile all'imprinting.
La madre si allontana spesso dalla tana, dando l'opportunità
al cucciolo di vedersela con i fratelli, mettendo così
le basi per una futura organizzazione del branco. Nascono
i primi tentativi di orientamento ottico e acustico e si manifesta
l'istinto di fuga in presenza di estranei sconosciuti.
Stadio di socializzazione: dalla 5°-6° settimana
alla 10° fino alla 12°-13°. Compaiono le
prime risposte condizionate stabili riferite alle abitudini
ed alla capacità di adattamento alle varie situazioni.
I cuccioli imparano a sporcare in luoghi in cui compaiono
i loro segnali odorosi quindi, questo è il periodo
ideale per avviare una buona educazione all'igiene personale.
Fuga e attacco, zuffa per la conquista della preda e simili
giochi, sono utili per una buona salute psichica ed un comportamento
sociale del tutto normale. Vengono avviate le prime lotte
per determinazione e l'affermazione della propria posizione
sociale, anche nei confronti di componenti umani del branco.
La predisposizione a mordere, tipica di questa fase, va repressa
al fine di evitare un futuro soggetto mordace. Tendenze ereditarie
indesiderate ( aggressività , paura eccessiva) andrebbero
corrette in questa fase. L'uomo deve sostituirsi alla madre
nell'educazione, mantenendo un comportamento materno ma, nel
contempo, autoritario ed intransigente.
Separazione dalla madre (consigliata): tra la 7°
e la 10° settimana di vita
Stadio primo della giovinezza (prepubertà): tra
la 13° settimana fino al 4° mese.
E' paragonabile al periodo dell'asilo infantile dei bambini.
Possono avvenire manifestazioni di monta con qualche erezione
nei maschi. Le esperienze più diverse nel contatto
con l'ambiente, in senso stretto e lato, sono fino alla tredicesima
settimana, di significato indelebile ( impronta della paura
). Questo è il periodo per intraprendere un programma
educativo graduale e costante e riguarderà: la pulizia,
la sottomissione, la museruola, il collare, il guinzaglio,
la cuccia, gli orari, l'isolamento e tutto ciò che
è necessario al fine di avere una felice convivenza
con la famiglia. Il gioco, non forzato, è essenziale
per una buona crescita psicofisica e mette a disposizione
molte opportunità per insegnare al cucciolo le buone
maniere e il giusto comportamento nella società degli
umani. Il giusto inserimento nel branco, pone le basi per
evitare malintesi futuri.
Stadio della giovinezza: dalla fine del 4° mese
fino a tutto il 6°.
Corrisponde al periodo della scuola elementare per gli umani.
Un cane ben educato a quest'età può essere condotto
ovunque senza correre il rischio che si comporti in modo inopportuno.
Il padrone non dovrebbe però rallegrarsene troppo presto:
può accadere che tutte le buone maniere apprese fino
a quel momento, sembrino del tutto svanite, evidenziando un
cucciolo che si comporta come un piccolo teppista che non
vuole scendere a patti né con le buone, né con
le cattive. Nascono le prime ribellioni, la confidenza con
il padrone lo porta ad emergere convinto di saperne di più,
viene risaltato l'esibizionismo e l'indipendenza. Nessun periodo
dello sviluppo del cane è più simile a quello
giovanile dell'uomo.
Stadio della pubertà e funzionale: dalla
fine del 6° mese fino a tutto il 14°.
Possono comparire l'abbaiare agli estranei e altre tendenze
protettive nei confronti del territorio o del gruppo sociale.
I maschi cominciano ad alzare la zampa posteriore per orinare
e marcare. Alcune parti del cervello raggiungono il loro sviluppo
definitivo, da un punto di vista funzionale, solo a partire
dal 6°-8°-14° mese, le razze di mole maggiore
maturano in generale più tardi. I mutamenti vanno di
pari passo con l'inizio del funzionamento di varie ghiandole
ormonali (maturità sessuale) e, in molti cani, si accentuano
le caratteristiche del comportamento protettivo-aggressivo
come conseguenza della costituzione del territorio sessuale.
Si può notare una ostinazione maggiore nell'accettare
correzioni di comportamento perciò, è indispensabile
stabilire una gerarchia dove il padrone è riconosciuto
come capo branco, in futuro sarebbe sempre più difficile
ottenere risultati definitivi. Verso la fine di questo stadio,
il cane che si ribella seriamente, potrebbe detronizzare il
padre sostituendolo come capo branco.
Crescita completa: tra i due e i quattro anni.
Tutti i cani, indipendentemente dalla mole, raggiungono il
massimo sviluppo psichico e fisico. I comportamenti condizionati
(esclusi i meccanismi scatenanti innati) sono riferiti alle
esperienze fatte fino a questo momento perciò, gli
interventi correttivi devono essere mirati e soggettivi.
Molti atteggiamenti protettivi-aggressivi possono essere particolarmente
intenzionali e le correzioni diventano sempre più difficoltose.
Bibliografia:
Psicologia Canina di William E. Campbell
Come capire il cane e farsi capire da lui di Ferdinand Brunner
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